
Negli ultimi duecento anni, gli insegnamenti di San Luigi Maria Grignion de Montfort contenuti nel Trattato della vera devozione a Maria sono diventati un distintivo comune e una testimonianza eloquente dei sommi pontefici. Implicitamente questa piccola e semplice opera, ricca di dottrina, ha influenzato gli scritti e i documenti dei santi Padri, i quali hanno manifestato la loro gratitudine verso il santo incoraggiando la Chiesa ad approfondire la sua spiritualità mariana.

El Papa Leone XIII
1878-1903
Noto come il Papa del Rosario beatificò il venerabile Luigi Maria Grignion de Montfort nel 1888 e, profondamente influenzato dal Trattato, decretò un'indulgenza plenaria per coloro che avrebbero praticato la consacrazione mariana di Montfort. È da notare che il suo profondo amore mariano portò il pontefice a scrivere un totale di undici lettere encicliche 1 per diffondere il SantoRosario e questa fondamentale opera di devozione mariana.
Dopo la beatificazione, la dottrina di San Luigi Maria divenne oggetto di studio e ispirazione per la Chiesa e, soprattutto, per le numerose congregazioni missionarie nate tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo.
Supremi apostolatus officio, sulla devozione al Santo Rosario (1 Settembre 1883).
Superiore anno, sulla preghiera del Santo Rosario (30 agosto 1884)
Vi è ben noto, sull' implementazione del Santo Rosario nella vita quotidiana (20 settembre 1887).
Octobrimense sulla devozione al Santo Rosario, specialmente nel mese di ottobre (22 settembre 1891).
Magnae Dei Matris, sulla devozione al Santo Rosario (8 settembre 1892).
Laetitiae sanctae, raccomandando la devozione al Santo Rosario (8 settembre 1893).
Iucunda semper expectatione, sulla preghiera del Santo Rosario (8 settembre 1894).
Adiutricem, sulla devozione alla Vergine Maria (5 settembre 1895).
Fidentem pium que animum, sulla preghiera del Santo Rosario (20 settembre 1896).
Augustissimae Virginis Mariae, sulla devozione alla Vergine Maria (12 settembre 1897).
Diuturni temporis, sulla preghiera del Santo Rosario (5 settembre 1898).
_______________
1 Supremi apostolatus officio, sulla devozione al Santo Rosario (1 Settembre 1883). Superiore anno, sulla preghiera del Santo Rosario (30 agosto
1884) Vi è ben noto, sull' implementazione del Santo Rosario nella vita quotidiana (20 settembre 1887). Octobrimense sulla devozione al Santo
Rosario, specialmente nel mese di ottobre (22 settembre 1891). Magnae Dei Matris, sulla devozione al Santo Rosario (8 settembre 1892).
Laetitiae sanctae, raccomandando la devozione al Santo Rosario (8 settembre 1893). Iucunda semper expectatione, sulla preghiera del Santo
Rosario (8 settembre 1894). Adiutricem, sulla devozione alla Vergine Maria (5 settembre 1895). Fidentem pium que animum, sulla preghiera del
Santo Rosario (20 settembre 1896). Augustissimae Virginis Mariae, sulla devozione alla Vergine Maria (12 settembre 1897). Diuturni temporis,
sulla preghiera del Santo Rosario (5 settembre 1898).


San Pio X
1903-1914
Adottò gran parte del linguaggio mariano di
Montfort nella sua enciclica sull'Immacolata Concezione (Ad diem illum laetissimum)
scrivendo come attraverso Maria raggiungiamo la conoscenza di Cristo, e sempre attraverso di Lei otteniamo facilmente la vita, di cui Cristo è la fonte e l'origine. Perciò incoraggiava appassionatamente i fedeli a seguire il cammino della devozione mariana perché lui stesso aveva sperimentato il suo potere. Di fatto, garantì una benedizione
apostolica a chiunque legga il Trattato e concesse un'indulgenza plenaria, in perpetuum (in perpetuo) a chiunque preghi la formula monfortiana di consacrazione.


Il venerabile Pio XII
1939-1958
Canonizzò l’allora Beato Luigi Maria Grignion de Montfort il 20 luglio 1947. Lodando ampiamente il nuovo santo, il Papa dice: “Il grande segreto [di Montfort] per attrarre e offrire anime a Gesù era la sua devozione a Maria, Montfort ci conduce a Maria e da Maria a Gesù. Tutta la sua attività si basava su di lei, tutta la sua fiducia era riposta in lei. In opposizione all'austerità senza allegria, alla paura malinconica e all'orgoglio depressivo del giansenismo, promosse l'amore filiale, fiducioso, ardente ed espansivo di un servo di Maria”.
E nello spirito della consacrazione totale di Montfort, in risposta a Nostra Signora di Fatima, Pio XII scrisse una lettera apostolica 2 su come consacrò il mondo intero, e in particolare tutti i popoli della Russia, al Cuore Immacolato della Vergine Madre di Dio.
______________
2 Sacro vergente anno. Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria (7 luglio 1952).


San Giovanni XXIII
1958 - 1963
il "Papa buono" per il quale, dopo la Santa Messa, nulla era più importante del Rosario. Ogni giorno lo recitava per intero e meditando su ogni mistero, disse: “Sono entusiasta di questa devozione, specialmente quando è intesa e appresa bene. Il vero Rosario è il cosiddetto rosario meditato. Quanta dolcezza e quanta forza c'è in questa preghiera!” Pregare il Rosario è sempre stato il suo proposito e il segreto della sua santità. Ecco perché durante il suo pontificato scrisse un'enciclica 3 e due lettere apostoliche 4 sulla preghiera del Rosario.
Tra altri atti scelse la festa di Maria Madre di Dio, l' 11 ottobre 1962 5 , per inaugurare il Concilio Vaticano II.
_________________________
3 Grata Recordatio, settembre del 1959. San Giovanni XXIII invita a pregare il Rosario per chiedere per la pace e le missioni, così come per
lo sviluppo del Concilio Vaticano II.
4 “L’ottobre che ci sta innanzi”, 1960. Lettera del santo Padre Giovanni XXIII nella quale invita a recitare questa preghiera.
5 Precedentemente si celebrava la festa nella stessa data. La Chiesa lo ha ristabilito al 1 di gennaio con il titolo di “Maria, Madre di Dio”.


San Paolo VI
1963 -1978
fu un grande devoto della Vergine, pertanto
partecipò regolarmente a congressi mariani e riunioni mariologiche, visitò diversi santuari della Madonna e pubblicò tre encicliche mariane 6 . Inoltre, nel Concilio Vaticano II, evidenziò il posto privilegiato che occupa la Beata Vergine, nominandola nella chiusura come Maria Santissima Madre della Chiesa.
La maternità divina di Maria è il fondamento della sua speciale relazione con Cristo e della sua presenza nell'economia della salvezza. Questa maternità costituisce anche il fondamento principale delle relazioni di Maria con la Chiesa, essendo Madre di Colui che dal primo istante dell'Incarnazione nel suo grembo verginale divenne il capo del suo Corpo Mistico, che è la Chiesa. Maria, quindi, come Madre di Cristo, è anche la Madre dei fedeli e di tutti i pastori; cioè della Chiesa 7 .
_________________
6 Enciclica Ecclesiam suam, 6 agosto del 1964. Si riferisce alla “devozione alla Madre di Dio come di somma importanza nella vita vivente del Vangelo”.
7 Cfr. Trattato della vera devozione a Maria, n. 31, 32.


San Giovanni Paolo II
1978 - 2005
Ebbe un amore illimitato per la Santissima Vergine, come egli stesso testimonia: “Ero già convinto che Maria ci porta a Cristo, ma in quel periodo ho iniziato a capire che anche Cristo ci conduce a sua madre. C'è stato un momento in cui in qualche modo mi sono interrogato sul mio culto a Maria, considerando che questo, se diventa eccessivo,
finisce per compromettere la supremazia del culto dovuto a Cristo. Mi aiutò allora il libro di San Luigi Maria Grignion de Montfort intitolato "Trattato di vera devozione a Maria". In esso ho trovato la risposta ai miei dubbi. Effettivamente, Maria ci avvicina a Cristo, a condizione che si viva il suo mistero in Cristo ... l'autore è un notevole teologo. Il suo pensiero mariologico si basa sul Mistero Trinitario e sulla verità dell'Incarnazione del Verbo di Dio ... in questo modo, grazie a San Luigi, ho iniziato a scoprire tutte le ricchezze della Devozione mariana 8.
Questa vita mariana fece sì che egli, dall'inizio del suo pontificato, ogni primo sabato del mese, pregasse il Rosario insieme ai fedeli in Vaticano. Inoltre, con la sua inesauribile creatività, arricchì il Rosario con i misteri della luce. E quasi alla fine della sua vita, celebrò l'Anno del Rosario, nel quale si ottennero molti frutti di devozione e di rinnovamento spirituale. Si ricorda inoltre come in ciascuno dei suoi viaggi e pellegrinaggi programmava una visita ai santuari mariani più importanti. Volle che nel Palazzo Apostolico fosse esposta un'immagine della Vergine, sopra Piazza San Pietro.
Non si lasciò mai sfuggire un'occasione per parlare di Maria, successivamente le dedicò
l';enciclica Redemptoris Mater.
Come tutti sanno, il motto che scelse prima della sua ordinazione episcopale fu Totus tuus. Il futuro Papa prese queste parole dalla preghiera del nostro grande santo mariano, Luigi Maria Grignion de Montfort, che a sua volta le prese da San Bonaventura
(o dallo pseudo). D’altronde, il Papa non solo pregava ogni giorno questa preghiera, ma
ne scriveva un passaggio su ogni pagina dei testi autografi delle sue omelie, dei suoi discorsi, delle sue encicliche, nella parte in alto a destra della pagina. Nella prima pagina
metteva l'inizio della preghiera:
Totus tuus ego sum,
"Sono tutto tuo, Maria"
nella seconda:
Et omnia mea tua sunt,
"E tutte le mie cose sono tue"
nella terza:
Accipio Te in mea omnia,
"Ti accolgo in tutte le mie cose"
nella quarta,
Praebe mihi cor tuum,
"Dammi il tuo cuore."
E così proseguiva in ogni pagina, ripetendo, se era necessario, ogni invocazione, fino alla fine del testo. Negli archivi della Segreteria di Stato si trovano migliaia di queste pagine, in cui Giovanni Paolo II manifestò in modo così intimo e commovente il suo amore per la Santissima Vergine. Questo amore illimitato per Maria nasceva dall'amore che provava per Cristo.
Come possiamo vedere nell'esempio dei santi padri, la spiritualità mariana di San Luigi Maria Grignion de Montfort ha aumentato il suo vigore nel corso degli anni e continua ad essere per noi un cammino da seguire per raggiungere un'unione più profonda con Cristo.
_____________
8 Giovanni Paolo II, Don y misterio: En el quincuagésimo aniversario de mi sacerdocio, BAC, Madrid 1996.
